20 febbraio 2014 – Relazione del direttivo sui 10 anni di attività della Compagnia
A dieci anni dalla sua istituzione, la Compagnia dopolavoro Gino Franzi, riunita in Consiglio Direttivo, si è interrogata sul percorso fatto in questi anni, durante i quali l’associazione ha portato avanti le proprie consuete attività cercando nel contempo di rispondere in modo positivo e nuovo anche alle numerose sollecitazioni che di volta in volta arrivavano dall’esterno.
Questa riflessione è stata imprescindibile per comprendere che tipo di identità la Compagnia sia venuta ad assumere, e quale sia ora il ruolo che intende svolgere all’interno del volontariato veronese nei prossimi anni. Ci è sembrato importante inviare questa nota ai volontari e agli iscritti per un confronto.
Registriamo positivamente l’adesione al coordinamento ANTEAS (2012) e l’ottenimento del marchio Merita Fiducia (2013), così come il consolidamento della nostra presenza negli istituti per anziani e nelle case di riposo, con una cadenza di due volte al mese. Un’attività, quest’ultima, decisamente tra le più importanti, anzi addirittura prioritaria, poiché costituisce l’espressione caratterizzante del nostro gruppo. Tuttavia non si può non rilevare come l’intrattenimento nelle case di riposo venga organizzato e attuato da un gruppo di volontari che, per quanto coeso, è molto limitato. Per il futuro si auspica un maggior coinvolgimento dei volontari ancora non coinvolti in questi spettacoli al fine di allargare il numero di partecipanti.
Inoltre, poiché da questa attività ci si attende un risultato terapeutico sotto l’aspetto cognitivo e comportamentale, con un miglioramento della socializzazione e della memoria recente, è necessario raccogliere sistematicamente i dati scientifici con la collaborazione di psicologi. I risultati positivi dovuti all’attività della Compagnia sono già stati dimostrati e presentati ad un convegno che si è svolto al termine di una sperimentazione di teatro–terapia durata sei mesi, condotta su un gruppo omogeneo di pazienti con malattia di Alzheimer medio–lieve (Simonetta Vicentini, La teatro terapia nelle patologie senili, Verona, 12 maggio 2007).
Grande importanza hanno avuto in questi anni gli spettacoli teatrali organizzati nell’ambito di progetti sociali, nonché le collaborazioni con i comuni e la Regione Veneto. Da questo punto di vista le collaborazioni più continuative sono state attuate con il Comune di Verona, per la Festa dei Nonni, e con i Centri Anziani Protagonisti, per le Rassegne di Primavera (2008, 2009, 2010, 2011, 2012).
Alcuni spettacoli teatrali sono stati organizzati per sostenere altre associazioni di volontariato, tramite raccolte fondi destinate a specifiche iniziative (ANDOS, AIL, ABEO, EMERGENCY, MEDICI PER LA PACE, RIBO, ANFASS). La strada sopra descritta, fatte le debite correzioni, appare come una strada da continuare perché consente, con spirito di servizio, di mettere la nostra professionalità a disposizione degli altri, e, nel contempo, di intercettare nuovo pubblico